Contaparticelle per camere bianche ISO1 UNI14644 - GEASS Torino
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Come scegliere il contaparticelle

Gennaio 2017
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Contaparticelle per camere bianche ISO1 UNI14644 - GEASS Torino

Qualche spunto per scegliere il contaparticelle per analisi secondo “ISO1 ISO14644” per Camere Bianche

Nell’ ambito dei programmi di qualifica di un’area a contaminazione controllata, quali le camere bianche, o svolgendo le attività di verifica periodica secondo la normativa ISO 14644-3, è richiesto l’utilizzo di strumenti contaparticelle in grado di determinare in tempo reale il contenuto di particelle in termini di quantità e range dimensionali. Tale dato, confrontato con quanto riportato nella norma, permette di stabilire se l’ambiente in esame sia o meno “in classe” a seconda delle caratteristiche costruttive e applicative. Il contaparticelle è normalmente definito nelle norme come DPC (Discrete Particle Counter) o OPC (Optical Particle Counter). Il contaparticelle deve innanzitutto poter discriminare e contare le particelle secondo la distribuzione dimensionale richiesta dalla relativa normativa di riferimento per la qualifica/verifica o riqualifica dell’area sotto esame e dal tipo di applicazione o lavorazione eseguita in tale area. Il numero di canali caratteristici del contaparticelle dovrebbe essere opportunamente definito in fase di scelta da parte dell’utilizzatore in base al tipo di applicazione dell’ambiente a contaminazione controllata che si desidera controllare. Maggiore sarà il numero di canali e più precisamente si potrà verificare lo stato di cleanliness dell’ambiente, il tutto ovviamente considerando le effettive necessità (definite dalla criticità delle lavorazioni eseguite nell’area sotto controllo). Nelle aziende elettroniche, dove le lavorazioni dei microchip sono eseguite in ambienti estremamente puliti (ISO 1 secondo ISO 14644), vengono impiegati contaparticelle con almeno sei canali dimensionali dove il range dimensionale più piccolo rilevabile è ≥ 0,3 um. In ambito farmaceutico, la normativa vigente (GMP Annex 1) indica le dimensioni ≥ 0,5um e ≥ 5,0um come rilevanti al fine della definizione del Grado di pulizia dell’aria secondo la classificazione su quattro livelli definiti dalle lettere A, B, C e D. Altri settori quali i reparti di lavorazione alimentare, prodotti per l’ottica o la micro-meccanica e il settore aerospaziale definiscono il livello di contaminazione da verificare a seconda delle proprie criticità che possono variare di molto e permettere una scelta strumentale di livello adeguato. Secondo quanto riportato nella norma ISO 14644, è indispensabile calcolare il volume d’aria da aspirare e analizzare.

La nostra proposta di contaparticelle